di Nicolas Gary, “ActuaLitté”, traduzione di Francesca Lenti.

 

  

falsificatoriSi tratta di un evento senza precedenti nella storia dell’enciclopedia online. Antoine Bello, scrittore franco-statunitense, ha appena accordato a Wikipedia la totalità delle sue royalty di un anno per ringraziare l’enciclopedia dei servizi ricevuti. Wikipedia sarebbe stata, per Bello, di primaria importanza per l’idea del Consorzio per la falsificazione della realtà – l’organizzazione segreta protagonista dei suoi due romanzi I falsificatori[1] e Gli illuminati[2]. Il terzo volume della trilogia è stato pubblicato in Francia nel marzo 2015 e, in un certo senso, Bello oggi ripaga il suo debito.

 

Sarà per le fonti, per i nomi dei personaggi o più in generale per la generosità che costituisce una caratteristica fondamentale del DNA del portale, ma Antoine Bello è uscito allo scoperto: “Per garantire la propria indipendenza, Wikipedia non ospita spazi pubblicitari né raccoglie i dati dei suoi utenti. Se, come me, condividete i valori di Wikipedia – l’accesso universale ai saperi, la pluralità linguistica, il dialogo, la tolleranza, solo per citarne alcuni – e desiderate manifestare il vostro sostegno a una delle più belle avventure umane di questo secolo (le mie sono parole ben ponderate), potete fare una donazione online”.

 

E per passare dalle parole ai fatti Antoine Bello annuncia: “In quanto a me, ho deciso di versare la totalità dei miei diritti d’autore del 2014 a Wikipedia”.

 

illuminatiUn gesto inedito, assicura la Fondazione Wikimedia, che aggiunge qualche precisazione. Il totale versato ammonta a 50.000 euro, “la prima volta nella storia di Wikipedia che un autore ci offre tutte le sue royalty di un anno”. Bello ha spiegato in più di un’occasione qual è il suo debito nei confronti dell’enciclopedia, soprattutto per la scrittura di Gli illuminati. “Ogni volta che consulto una voce, penso che della gente ha impiegato il suo tempo e ha consacrato magari delle lunghe serate per compilarla. Così mi chiedo: chi sono queste persone? Perché lo fanno? Quale sete di conoscenza e di condivisione deve spingervi. E mi sento toccato profondamente dal fatto che qualcuno agisca così”.

 

marcel_ayméPronipote di Marcel Aymé, Bello è nato e vissuto in Francia, ma da qualche anno risiede stabilmente a New York. Per il suo ultimo lavoro, pubblicato nel 2015, ha ancora una volta fatto ampio ricorso all’enciclopedia nella costruzione dell’opera. Les producteurs[3] si svolge sei anni dopo le vicende di Gli illuminati, e mette in scena, tra le altre cose, un contagio su vasta scala della febbre H1N1. Ed è proprio su Wikipedia che Bello ha rintracciato delle fonti di informazioni indispensabili.

 

producteursDati sulle malattie infettive, soprattutto quelle che sterminarono decine di milioni di cinesi nel Medioevo… “Pensavo all’Ebola o all’AIDS, e alla terribile peste che colpì l’Europa nel XIV secolo, ma affacciarmi su Wikipedia mi ha permesso di scoprire centinaia di altre epidemie. All’improvviso, il mondo cambia aspetto. Non ci sono più solo l’Europa o gli Stati Uniti. Non ci sono più solo gli ultimi vent’anni. Non solo il cristianesimo. D’improvviso ci si rende conto che il mondo è ben più grande di quanto si pensi. Allo stesso tempo, tutto questo è a portata di mano, grazie a Wikipedia”.

 

La donazione non è che una goccia d’acqua nel bilancio dell’enciclopedia, ma assume un forte valore simbolico, precisa lo scrittore che si definisce volentieri “cittadino del mondo”. “Vorrei attirare l’attenzione di tutti perché penso che la gente tragga beneficio da questo miracolo senza rendersene conto”. Più di 250 lingue, circa 70.000 compilatori volontari attivi, migliaia di altri collaboratori e 36 milioni di voci a disposizione di 400 milioni di lettori. Di che restare a bocca aperta.

 

La Fondazione Wikimedia è ovviamente riconoscente a Bello “per la sua generosità d’animo. Nel mondo della letteratura, gli scrittori cominciano sempre da una pagina bianca. Attingono alla loro ispirazione per riempire la pagina di senso. E bisogna attingere all’ispirazione per donare a Wikipedia in questo modo totalmente nuovo”, commenta Jonathan Curiel, responsabile della comunicazione di Wikimedia.

 

Altri scrittori, nel corso del tempo, hanno scelto di sostenere l’enciclopedia, senza però scatenare tutto questo clamore mediatico, forse a causa della portata meno significativa delle loro donazioni. Jasha M. Levi, nel 2012, aveva dichiarato: “Senza l’accesso alle informazioni dell’enciclopedia, per me sarebbe stato impossibile far comprendere ai miei lettori l’insieme dei piccoli avvenimenti poco conosciuti che si sono verificati in Jugoslavia, in Europa e durante la seconda guerra mondiale”. E dunque di riconoscere che il loro lavoro di invenzione era debitore delle informazioni contenute nella piattaforma.

 

houellebecqQueste testimonianze hanno avuto anche il merito di portare alla luce la mediocrità di altri scrittori, i quali avevano abbondantemente copiato e incollato le pagine di Wikipedia, senza avere il pudore di citare le loro fonti.

 

E infine, ci sono voluti ben due anni, e un’edizione economica, perché Michel Houellebecq si decidesse a ringraziare l’enciclopedia, nonostante in La carta e il territorio[4] avesse tratto più di qualche ispirazione da Wikipedia.

 

 

 

[1] Antoine Bello, Les Falsificateurs, Gallimard, Parigi 2007; I falsificatori, traduzione di Lisa Crea, Fazi, Roma 2010.

[2] Antoine Bello, Les éclaireurs, Gallimard, Parigi 2009; Gli illuminati, traduzione di Lisa Crea, Fazi, Roma 2010.

[3] Antoine Bello, Les producteurs, Gallimard, Parigi 2015.

[4] Michel Houellebecq, La carte et le territoire, Flammarion, Parigi 2010; La carta e il territorio, traduzione di Fabrizio Ascari, Bompiani, Milano 2010.

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