Un libro illustrato celebra la vita e l’opera della poetessa giapponese scomparsa all’età di ventisei anni.

di Louise George Kittaka, “The Japan Times”, traduzione di Laura Strappa.
La traduzione dal giapponese dei versi di Kaneko Misuzu è di Francesca Rita Di Berardino.

 

Nella sua breve vita, la poetessa giapponese Kaneko Misuzu (1903-1930) ha prodotto un’opera su temi oggi non meno rilevanti di quando cominciò a comporre, quasi cento anni fa. In apparenza autrice di poesie per bambini, nel suo lavoro la Kaneko rivela un profondo rispetto per l’ambiente e una straordinaria consapevolezza della connessione che unisce tutti gli esseri viventi.

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Nel 2011, dopo il grande terremoto del Giappone orientale, una delle sue poesie più amate, Kodama Deshou ka? (Sei un’eco?), fu scelta dalla Commissione pubblicitaria del Giappone per una campagna televisiva di pubblica utilità. Subito dopo il disastro, quasi tutti gli inserzionisti avevano ritirato i loro annunci e la Commissione, per riempire gli spazi televisivi rimasti vuoti, dovette produrre nuovi spot che furono trasmessi con molta frequenza nelle settimane seguenti. Di conseguenza, il testo della Kaneko raggiunse quasi tutte le case del Giappone.

Il semplice messaggio della poesia – scelto per rasserenare una nazione sconvolta e immersa nel dolore – è che dovremmo trattare gli altri come vorremmo essere trattati: con gentilezza e comprensione. Ma l’empatia della Kaneko si estende oltre i soli esseri umani. In una poesia assume addirittura la prospettiva dei pesci dopo una battuta di Pesca grossa: “Sulla spiaggia, è una festa / ma in mare celebreranno i funerali / delle miriadi di sardine morte”.

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Anche se le sue poesie sono ancora quasi del tutto sconosciute nel mondo anglofono, questo libro ha fatto conoscere la sua vita e la sua opera. Definire Are You an Echo? un “libro illustrato” però non rende pienamente giustizia all’opera.

In essa è raccolta la traduzione in inglese con testo a fronte di una selezione delle poesie della Kaneko, accompagnata da una biografia, scritta con grande sensibilità, sulla breve vita della poetessa e dal resoconto di come l’opera è stata riscoperta dopo essere caduta nell’oblio a seguito della sua precoce scomparsa. Infine, le illustrazioni a colori che accompagnano ogni pagina legano fra loro le diverse sezioni del libro.

misuzukanekoAre You an Echo? è stato frutto di un lavoro collettivo diretto da David Jacobson, giornalista e editor americano, che ha studiato e lavorato in Giappone e che ha scritto la sezione biografica del libro. Alcuni anni fa, Jacobson era rimasto folgorato dopo aver ricevuto un volume di poesie in giapponese della Kaneko:

“All’inizio avevo pensato di fare con le sue poesie un libro illustrato per bambini. Ma, quando ho proposto il libro alla Chin Music Press, l’editore mi ha convinto che la storia della sua vita era importante quanto la sua poesia e che anzi poteva dare un apporto alla sua lettura”.

La Kaneko è nata e cresciuta in un villaggio di pescatori nella prefettura di Yamaguchi, dove i semplici piaceri della vita quotidiana e lo stretto contatto con la natura hanno ispirato la sua poesia. Contrariamente alle ragazze del suo tempo, poté frequentare la scuola fino ai diciassette anni, grazie a una madre che credeva nel valore dell’istruzione. Mentre lavorava nella libreria di famiglia, ebbe un primo e immediato successo, quando molte sue poesie per bambini cominciarono a essere contese dalle riviste letterarie dell’epoca, il che la impose rapidamente come popolare scrittrice per l’infanzia.

Purtroppo le cose cominciarono ad andare sempre peggio quando, contro la sua volontà, fu data in moglie a un uomo che si rivelò completamente disinteressato alla sua scrittura e, in aggiunta, un adultero impenitente. Dopo aver contratto una malattia infettiva derivata dalla promiscuità sessuale del marito, la Kaneko divorziò, ma, secondo la legge giapponese del tempo, perse la custodia della piccola figlia. Fisicamente e moralmente esausta, all’età di ventisei anni la Kaneko si uccise.

Anche se molte delle sue poesie più famose non sparirono dalla circolazione, il suo nome venne gradualmente dimenticato. Ci fu una svolta quando una ricerca durata sedici anni e condotta dallo scrittore Yazaki Setsuo portò alla scoperta di tre quaderni che la Kaneko aveva dato a suo fratello prima di morire. La casa editrice JULA successivamente ha pubblicato in una collezione di sei volumi tutte le cinquecentododici poesie contenute nei quaderni.

Yazaki ora dirige il Kaneko Misuzu Memorial Museum, situato nell’edificio originale della libreria di famiglia, dove la Kaneko crebbe.

“La sua poesia trascende la nazionalità, è universale”, dice Yazaki, che ha scritto la prefazione di Are You an Echo? “Non sono necessarie spiegazioni complicate, perché i suoi temi toccano gli aspetti più semplici eppure più importanti dell’esperienza umana”.

Jacobson è convinto che le poesie della Kaneko troveranno il favore del pubblico inglese, anche se inevitabilmente non si uniformano alla tradizionale concezione occidentale della poesia per bambini:

“Attualmente, molta poesia in inglese per bambini ricorre allo humour e al nonsense ed è retta dalla rima”, spiega. “Forse così attrae i bambini, ma credo che ciò tenda a darle una connotazione esclusivamente per l’infanzia. Con una lingua semplice che tocca sia i bambini sia gli adulti, Misuzu ha il merito di saper affrontare onestamente emozioni e temi difficili, come il senso di colpa e la tristezza che può provare una bambina per aver preso un dono che non era suo”.

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La poesia della Kaneko era già stata tradotta in dieci lingue quando Jacobson e la sua équipe hanno cominciato a lavorare sul libro.

“Per me era sbalorditivo che fosse a malapena conosciuta nel mondo di lingua inglese”, dice Jacobson. “Penso che la ragione sia che le prime due traduzioni in inglese dell’opera di Misuzu (rispettivamente del 1995 e del 1999) non hanno avuto un’adeguata distribuzione”.

Al momento di decidere quali poesie inserire nel libro, la scelta non si è concentrata solo su quelle più amate in Giappone, ma anche su quelle “che rappresentavano meglio la sua distintiva empatia e il suo senso del meraviglioso”, dice Jacobson. “Ma abbiamo escluso le poesie in cui i riferimenti erano molto connotati culturalmente e che avrebbero richiesto estese spiegazioni per i lettori non giapponesi”.

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Anche Hajiri Toshikado, nel realizzare le illustrazioni, ha tenuto conto dei lettori non giapponesi: “Ho curato molto i dettagli, come i templi, i vari aspetti di un villaggio di pescatori, le case di legno e i loro interni, le stuoie tatami, gli shōji (le porte di carta scorrevoli) o le stoviglie, perché volevo trasmettere ai lettori stranieri la bellezza degli ambienti e dello stile di vita giapponese dell’epoca”.

In un mondo assediato dal cambiamento climatico, dai conflitti culturali e dalla polarizzazione politica, le poesie della Kaneko sono dei promemoria preziosi sul valore di una più profonda empatia, non solo verso gli altri, ma verso il mondo intero.

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